Con lo sguardo al futuro

//Con lo sguardo al futuro

Il commissario tecnico della nazionale italiana di ciclismo Davide Cassani era stato chiaro nel commentare lo stato di fermo dell’attività sportiva: «Siamo dei cani al guinzaglio, siamo al limite, fateci uscire!». Uno sfogo arrivato dopo quasi sette settimane che non si pedala. «Non vedo la differenza – aveva anche detto fra la corsa a piedi, consentita, e quella in bici, proibita». E in effetti, almeno in Alto Adige il ct Cassani è stato ascoltato: da lunedì è stato dato il via libera agli allenamenti in bici, anche se non in gruppo.

Ovviamente Arthur Cappelletti, da 21 anni presidente del Bike Club Egna, una delle associazioni ciclistiche più attive della regione, specie nella “cura” dei più piccoli, era d’accordo con il dirigente romagnolo, ex ciclista professionista ed ex commentatore tv. «Anche se ha tenuto a sottolineare il presidente non ché consigliere comunale della borgata della Bassa Atesina concordo con Cassani che è stata durissima, specie in queste belle giornate di primavera, ammirare la tua bici da corsa, lì, appoggiata alla parete di casa, inutilizzata e con la polvere sul telaio; ma è doveroso pensare a chi sta peggio, molto peggio di noi, ai numerosi morti, anche qui vicino a noi, che il virus si è portato via, ma anche alla triste vicenda in cui è rimasta coinvolta la nostra amica e atleta Martina e la sua famiglia.

Certo aggiunge il presidente del Bike Club – è stato un grande sacrificio per noi sportivi rinunciare al nostro amatissimo ciclismo proprio in questa bella primavera, ma consoliamoci di star bene e che, fortunatamente, da lunedì si è tornati in sella, anche se, dobbiamo riconoscerlo, la stagione agonistica 2020 è quasi praticamente compromessa». Infatti è sfumato l’impegno organizzativa del Bike Club delle tre gare di mountain bike: la Südtirol Cup del 25 aprile e le due corse giovanili del circuito Minibike Fiemme, Fassa e Primiero in programma il 9 maggio a Salorno e il 13 giugno a Villa di Egna. «Dal punto di vista agonistico – ci dice ancora Cappelletti – avevamo stilato un programma eccellente che comprendeva la partecipazione delle gran fondo su strada Nove Colli, Maratona delle Dolomiti, Colnago, Sportful e perfino la Ötztaler in Austria, ma anche delle Mtb Marathon del Garda, Tre Valli, Ortler Marathon, Dolomiti Superbike: tutte competizioni saltate». E quindi tutti fermi.

Per i fortunati che in casa avevano i rulli è stato possibile allenarsi un po’ anche se c’è una bella differenza nel pedalare in strada. Ma anche gli altri non sono stati in ozio. «Sono dei leoni in gabbia – aveva confessato al suo amico-ciclista Fabio Cimadon – che però anche fra i muri di casa hanno cercato di allenarsi». Chi ha fatto ginnastica, chi è riuscito a pedalare sui rulli, chi ha faticato su moderne spinnbike. Lo stesso presidente si è impegnato quotidianamente in giardino. Ma molti, da qualche tempo, si allenano con l’aiuto di un esperto di fitness-trainer, la signora Dunja Wohlgemuth che da un po’ frequenta sempre più spesso il negozio di bici di Helly Flor ad Egna. Dunja sta proponendo una serie di sedute online di esercizi atletici rivolti appunto ai soci del Bike Club. Ieri, come detto, le prime uscite solitarie. A partire da Arthur Cappelletti.

2020-05-25T15:07:09+00:00